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Rodari si racconta

Gli esordi come scrittore, gli anni 50

Scrivere per i bambini non significa scrivere per se stessi.
Significa, per usare un paragone musicale, usare
uno strumento particolare e non tutta l’orchestra.
Usare una chiave e non tutte le chiavi.

I suoi incontri con i bambini e i ragazzi

Mi capita troppo di rado di poter andare in una scuola. Per chi scrive per ragazzi dovrebbe essere quasi obbligatorio.
Forse un giorno lo sarà…

Laboratorio Rodari

Io mi ritengo un fabbricante di giocattoli. Giocattoli fatti di parole,
anziché di legno o di ferro o di plastica.
Filastrocche, favole, novelle, eccetera.
Un buon giocattolo impegna tutta la personalità del bambino,
tutte le sue energie intellettuali e morali…

Premio Andersen, Bologna 1970

Quello che diciamo può diventare vero.
Il grande problema è di riuscire a dire le cose giuste
per farle diventare vere.
Nessuno possiede la parola magica:
dobbiamo cercarla tutti insieme, in tutte le lingue,
con modestia, con passione, con sincerità, con fantasia

“Vale la pena che un bambino impari piangendo
quello che può imparare ridendo?”

Gianni Rodari